laureata in Accademia belle arti ramo decorazioni
RESPONSABILE U.O.S UFFICIO BENI CULTURALI
COMUNE DI CANICATTI'
Per potere fare una accurata descrizione, dei Templari, è opportuno accennare al periodo ed ai motivi, che hanno dato vita a questo ordine, che può definirsi un movimento di liberazione e tutela dei luoghi cristiani. Siamo intorno all’anno 1086, cioè quando in Europa le truppe turche comandate dal principe Ortek, entrano in Gerusalemme devastando chiese, massacrando sacerdoti e finanche prendendo prigioniero il patriarca. La popolazione cristiana insorge, a tutto questo scempio con sgomento, cercando di riportare alla serenità ed alla normale vita quotidiana i luoghi sacri. Non era la prima volta che ciò accadeva; i luoghi sacri erano stati da sempre oggetto di assalti e rapine. Per circa quattro secoli i maomettani governarono questi luoghi, ed anche se tra mille problemi di vario genere ed assalti alle chiese, la vita continuava regolarmente. La situazione precipitò intorno all’anno 1000, quando la Siria e la Palestina, caddero definitivamente in mano dei TURCHI-SELGIUCIDI, una selvaggia e crudele popolazione proveniente dalle steppe del TURKESTAN. Da allora i viaggi in Terra Santa divennero impossibili; chi si azzardava a raggiungerla, era oggetto di assalti e vessazioni, rischiando persino la vita; per i cristiani residenti in Palestina, la situazione era ancora più difficile. Gerusalemme venne saccheggiata parecchie volte, fatto che finalmente scosse gli animi, poiché mise in evidenza il problema dei luoghi sacri per tutta la Cristianità. Non si poteva restare impassibili dinanzi a questa immane distruzione, che privava i Cristiani della possibilità di preghiera. Per porre fine rimedio a queste infami azioni, nel 1095, a Piacenza si tenne un Concilio, nel quale, fu stabilito che tutti i Cristiani dovevano unirsi al fine di organizzare una spedizione in Terra Santa, per riconquistare i luoghi sacri. Qualche mese più tardi in Francia, precisamente al Concilio di Clemort, il Papa Urbano II°, cercò di ripetere l’invito, lanciando un appello ai maggiori feudatari francesi. Molto presto, dopo questo appello, la Francia si mosse aderendo al movimento di liberazione, che ben presto si diffuse in tutta l’Europa; tutto ciò fu possibile perché la Francia possedeva una propria cavalleria, che all’ardore della conquista, metteva innanzi il senso religioso. Questi “Soldati” avevano come segno di riconoscimento una CROCE ROSSA sul petto, ed una più piccola sulla spalla destra; da ciò presero il nome di CROCIATI, come CROCIATE, furono chiamate le battaglie da loro combattute per liberare i luoghi sacri dagli eretici ed infedeli. Queste battaglie, furono accolte benevolmente anche dalla nobiltà, poiché vedevano in esse da un lato il modo per mettere in pratica i loro ideali cavallereschi e guerrieri, dall’altro, si offriva loro la possibilità di uscire dallo stato di miseria in cui versavano, determinato dal feudalesimo. A coloro i quali erano pronti a partire, la Chiesa, oltre la benedizione apostolica, la sospensione, a volte concedeva il condono dei debiti. Incitate da queste promesse, migliaia di persone, si unirono per formare l’esercito della Cristianità.